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1642
- Dipinto ad olio d’oca e di lino –
A Leida la ronda di notte
passava sopra la tela
mentre la bionda Goose
detta ‘piume di cuscino’
camminava in punta di piedi
sui tulipani di Rembrandt.
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“Che il tempo passi!”. L’avesse trattenuto
non sarebbe passato un singolo minuto
non un istante, un lampo; il roditore
alzò la testa, sorrise compiaciuto.
Rose le ore, bianco il silenzio, muto.
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Fuori c’è un buio che ti inghiotte,
la luna alle spalle è come l’alone di un santo
(di notte)
Marmotte
rodono il tronco di un tiglio..
Distesa nell’erba, io, in tanto
sbadiglio, (sbadata), bisbiglio
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Levando un posto al posto di lama, sera e dorso
declinano ama ed era prima del primo morso
Spengono in mezzo al letto cento grammi di stelle
cinquanta squame dorate su gazzelle
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“T’ho visto!” disse
“Chi? Me?”
“Te, sì!”
Ed io che - cercata la parola bosco -
mai avevo previsto d’essere scovata,
nascosta lì da sola, dissi: “Piuttosto,
avrai visto di me ciò che ho mostrata!”
La mia anima indispettita se ne andò
ed io restai così: inanimata. |