TITOLO | VOCE | |
le quattro stagioni: primavera | A. Lora Totino | |
le quattro stagioni: estate | A. Lora Totino | |
le quattro stagioni: autunno | A. Lora Totino | |
le quattro stagioni: inverno | A. Lora Totino |
L - ti vorrei chiedere se hai avuto modelli o un maestro nel campo della poesia sonora.
A – Per la “Poesia Ginnica” il modello
è senz’altro costituito dalla teoria concepita da Martinetti
nel “Manifesto della declamazione dinamica e sinottica” del 1916,
teoria che offre una serie di idee di come deve agire il declamatore futurista,
idee dalle quali ho tratto ispirazione per sviluppare differenti ma in certo
modo analoghe modalità espressive. Sintetizzando , si tratta di attuare
una totale integrazione tra la parola poetica e la mimica, corpo e poesia
fusi in unità inscindibile, in brevi, spesso istantanei gags-epigrammi.
Quanto alla “Poesia liquida”, si tratta di un tipo di poesia da
cabarè ove con l’idromegafono, costruito dall’amico Piero
Fogliati, mi sforzo di declamare, parlando attraverso l’acqua, il linguaggio
dei pesci e altre cose marinaresche. Certo, l’azione ha qualcosa in
comune con il “Teatro della Sorpresa” futurista. A Milano ho persino
innaffiato John Cage…
L – Quando ti sei interessato alla poesia sonora?
A – Tra il 1964 e il 1966. In questo campo
la mia ricerca si è sviluppata su tre direzioni principali. All’inizio,
quella sui fonemi, scindendo il parlato in minute particelle sonore, i fonemi
appunto, mediante un apparecchio elettronico che si chiama generatore di impulsi,
che si limita a frazionare senza modificare l’inflessione o il ritmo
del discorso. Si penetra così all’interno dei meccanismi che
generano l’articolazione della parola.
Il secondo indirizzo è quello di creare una audiotettura della parola,
cioè una precisa scansione temporale dell’evento sonoro costituito
dal parlato. Un esempio è “Clessidrogramma” (1969), composto
presso lo Studio di Musica Elettronica di Stoccolma.
In terzo luogo mi sono interessato alle infinite possibilità dell’inflessione
con molti testi che chiamo “toccate vocali”. Ad esempio, con un’unica
vocale, la ‘a’, posso improvvisare tutto un discorso, semplicemente
variando la modulazione.
C’è poi da segnalare, se vuoi, la mia attività di mimodeclamatore
di testi dell’avanguardia storica, da quelli futuristi al linguaggio
transmentale ‘zaum russo, al dada, all’espressionismo tedesco,
al surrealismo, al lettrismo e al concretiscmo, con una serie di, per ora,
180 spettacoli.
Nato a Torino, dove abita, nel 1928, è
internazionalmente noto per la sua poesia sperimentale, sonora e visiva.
Insieme ad altri autori, ha fondato la rivista letteraria “antipiugiù”
(1959-1966) per la poesia e la prosa sperimentale e la rivista “modulo”
(Genova, 1966) il cui primo numero ha curato come antologia internazionale
di poesia concreta.
Insieme con il compositore Enore Zaffiri e con il pittore Sandro de Alexandris,
ha fondato a Torino lo “Studio di informazione estetica” (1964),
per la ricerca sui rapporti fra poesia visuale e sonora, musica elettronica,
arte plastica. Su questo periodo, vedere i libri-oggetto “Infinito”,
“Nonnulla”, “Busta celeste”, “Cronofonemi”
(1968-69).
Nello stesso periodo incomincia la serie dei
“Fonemi” (poesia sonora). Nell’anno 1969, insieme con Dietrich
Mahlow, organizza e dirige una mostra di poesia concreta alla Biennale di
Venezia.
Nel 1978 pubblica un’antologia in sette LP “Futura, poesia sonora”
(Cramps Records, Milano) con un’introduzione storico-critica sulla poesia
sonora di avanguardia.
Dal 1974 intraprende performance di “Poesia ginnica e liquida”
e una serie di declamazioni mimiche di testi di avanguardia, dal futurismo
al dadaismo, allo ‘Zaum russo, all’espressionismo, al surrealismo,
al lettrismo e concretismo: circa 180 performance in Europa e in America.
Nel 1978 con l’attrice-mimo Valeria Magli e il regista Claudio Vitalone
crea lo spettacolo “Futura”, trasmesso nel programma “Nero
su bianco” di RAI 2. Nell’anno 1980 gestisce le tredici puntate
del programma “Colpo di Glottide” sulla poesia sonora (RAI 2).
Nel 1988 pubblica “Verbale 1987” e “Fluenti Traslati, concertazione
drammatica in quattro tempi” (Morra Editore, Napoli).
Nel 1989 per l’editore Elitra, cura una “Storia della poesia sonora”
in quattro cassette (Elytra, serie Baobab, Reggio Emilia) e nell’anno
2000 pubblica “Luce ed Ombra” in collaborazione con Getulio Alviani
(Edizioni Bulino, Roma).
Nel periodo 2000-2002 ha pubblicato molti libri d’artista in poche copie.
Bibliografia: vedere Mirella Bandini,
“Il teatro della parola di Arrigo Lora-Totino”(catalogo della
mostra al Circolo degli Artisti, 1996, Torino) (Edizioni Lindau, Torino, 1996)
e Alessandro Amaducci, “Il teatro della parola”, video-catalogo,
pubblicato per la stessa mostra.