Sergio Cena


Sergio cena è nato a Torino nel 1948 e dal 1994 risiede in Francia, nella Vaucluse. Pittore e poeta visuale, dal 1973 in poi ha partecipato a numerosi incontri di poesia sia in Italia che all'estero. Con Arrigo Lora-Totino ha dato molti spettacoli sia di mimodeclamazione di testi dell'avanguardia storica, soprattutto futurista, sia di poesia ginnica e sonora con la serie "Lora di Cena da Totino" e con quella dei "Pappapoemi", poesie da divorare. Fa parte del gruppo italiano di autori sonori "Il dolce stil suono" sin dall'anno di fondazione, 1980. È presente nell'antologia discografica "Futura, poesia sonora" (Cramps Records, Milano 1978) sia con testi propri o in collaborazione sia prestando la voce per una ricostruzione sonora di testi futuristi.

I lavori visuali che presentiamo si possono dividere in tre direzioni di ricerca. La prima è il dattilogramma con l'uso talvolta esasperato del mezzo dattilografico in composizioni raffinate ove traspare pure l'esperienza di grafico professionista.
La seconda è quella che l'autore chiama "Topogrammi": si tratta di testi cancellati che si evidenziano in quanto le singole lettere con le quali sono composti, lasciano successivamente uno spazio vuoto nella serie alfabetica. Vedi ad esempio "il resto è solo silenzio", frase con la quale si chiude la tragedia di Amleto. Il testo che segue ne è il riscontro corrispondente in positivo.
La terza ricerca è data dalla serie di immagini fantasmagoriche ottenute cancellando con solventi parte di immagini tratte da rotocalchi et similia. È una tecnica iniziata verso il 1970 dal ceco Ladislav Novák con gli "alchimages" e poi ripresa da Lamberto Pienotti verso il 1975 con la serie "visibile-invisibile". Ciò che caratterizza questi interventi di Cena non è tanto l'aspetto ironico quanto un senso di inquietanti presenze misteriose.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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